Uomo politico inglese. Eletto ai Comuni nel 1886, fu
chiamato a ricoprire la carica di sottosegretario per l'India (1891-92),
passando poi agli Esteri (1895-98). Nominato governatore generale dell'India,
conservò l'incarico sino al 1905. Promosse importanti riforme, riuscendo
a ottenere in un primo tempo il cauto appoggio del Congresso indiano.
Governò l'India con passione ed energia, ma la sua opera, ottima sotto
l'aspetto economico-amministrativo (diede un deciso impulso alle opere di
irrigazione, promosse la costruzione di linee ferroviarie, favorì il
commercio, ristrutturò le frontiere, riorganizzò il sistema
scolastico), si dimostrò fallimentare sotto l'aspetto più
propriamente politico. Egli infatti non riuscì a comprendere l'evolversi
del popolo indiano, a valutarne i sentimenti e a simpatizzare con le sue
aspirazioni all'indipendenza. Inoltre promosse la spartizione del Bengala
operata nel 1905, provocando forti resistenze popolari e favorendo in tal modo
la crescita del movimento nazionalista capeggiato da Gandhi, che adottò
l'arma della resistenza passiva e del boicottaggio delle merci straniere,
soprattutto britanniche. Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale,
entrò nel Governo di coalizione presieduto da Asquith. Nel 1919 assunse
il ministero degli Esteri, succedendo ad A.J. Balfour, e conservò
l'incarico sino al 1923, sostenendo una politica intransigente nei confronti
della Rivoluzione russa e proponendo un intervento a sostegno dei Bianchi. Con
il suo nome venne chiamata la linea proposta come frontiera provvisoria tra
Polonia, Russia e Lituania, non molto diversa dall'attuale linea di confine.
Essa non soddisfaceva le ambizioni territoriali dei Polacchi che speravano di
poter sfruttare la situazione interna della Russia per ottenere condizioni
più favorevoli. Abbandonata definitivamente l'attività politica
nel 1923, dedicò l'ultimo periodo della sua vita agli studi storici ai
quali si era interessato sin dagli anni giovanili; pubblicò varie opere
tra cui:
La Russia nell'Asia centrale (1889),
La Russia e la questione
persiana (1892),
Problemi dell'Estremo Oriente (1894),
Il Governo
britannico in India (pubblicata postuma nel 1926) (Kledleston Hall,
Derbyshire 1859 - Londra 1925).